Le arterie iliache comuni rappresentano le principali arterie che forniscono sangue alla pelvi, ai genitali e agli arti inferiori. Originano dalla biforcazione dell'aorta addominale a livello della quarta vertebra lombare (L4), leggermente a sinistra dell'ombelico.
Ogni arteria iliaca comune è lunga circa 5 cm e si divide in due rami:
Arteria iliaca esterna: Questa arteria continua verso il basso, passando sotto il legamento inguinale, dove diventa l'arteria femorale, fornendo sangue alla gamba. Dà origine anche all'arteria epigastrica inferiore e all'arteria circonflessa iliaca profonda prima di trasformarsi nell'arteria femorale.
Arteria iliaca interna (o ipogastrica): Quest'arteria è più corta e larga dell'iliaca esterna e fornisce sangue alle pareti e ai visceri pelvici, ai glutei e alla regione mediale della coscia. Ha numerosi rami che vascolarizzano diversi organi e tessuti.
Funzione:
La funzione primaria delle arterie iliache comuni è quella di trasportare sangue ossigenato dall'aorta agli arti inferiori e agli organi pelvici.
Rilevanza clinica:
Le arterie iliache comuni possono essere soggette a varie patologie, tra cui:
Aterosclerosi: Accumulo di placche di colesterolo nelle pareti delle arterie, che può portare a restringimento (stenosi) o blocco completo dell'arteria. Questo può causare claudicatio intermittens (dolore alla gamba durante l'esercizio fisico) o, in casi gravi, ischemia critica dell'arto.
Aneurisma: Dilatazione anomala di un tratto dell'arteria, che può rompersi causando emorragie interne potenzialmente fatali.
Dissezione: Separazione degli strati della parete arteriosa, con conseguente accumulo di sangue tra gli strati e possibile ostruzione del flusso sanguigno.
Malattie vascolari periferiche (PVD): Termine generico per le patologie che colpiscono i vasi sanguigni al di fuori del cuore e del cervello, comprese le arterie iliache.
Il trattamento di queste patologie può includere farmaci, angioplastica con stent o bypass chirurgico.